Adesso che la mente può scoprire
i mondi nuovi e spazi senza fine,
conoscere quegli atomi invisibili
che fanno ponti e strade
da un punto all’altro di tutto l’universo,
non c’è confine che può limitare
la sete e il desiderio di sapere.
Adesso che il pensiero può lasciare
il corpo che lo rende prigioniero
divento grande come fa la vela
che immobile è rimasta in mezzo al mare
e che si sveglia al soffio e lo respira
per correre veloce assieme al vento.
Adesso il corpo tutto si dissolve
in questo volo lieve che mi rende
libero come l’eco tra le valli.
Non basteranno i re e le prigioni
a farmi schiavo o a farmi prigioniero.
Sono signore e re dell’universo
umile servo o forse messaggero,
sono l’osservatore che si osserva
sono una traccia lasciata sulla sabbia,
una montagna,
la gravità che tiene i corpi assieme,
la clorofilla, l’elettromagnetismo,
la terra intera ed una parte sola,
la luna, il sole e Venere e Mercurio,
un asteroide che cade e si dissolve
la supernova, un buco nello spazio,
il tempo, le stagioni,
un quark, un suono.
La meraviglia delle cose nuove
non può fermarsi solo ai sensi miei,
c’è mare all’orizzonte dopo il mare
e poi c’è l’aria che chiamiamo cielo,
dietro le case strade
e poi ci sono case e ancora strade.
Nell’erba vibra tutto l’universo,
anche se transitoria e presto gialla,
ma i semi hanno la forza della vita,
nel suo silenzio i suoni e le parole
risuoneranno un giorno
in un violino e i versi di un poeta.
In questo istante c’è la storia
dell’Universo intero e della vita.
Adesso, qui.